Guerra, Resistenza e Liberazione. Lo sguardo delle donne dal dopoguerra al nuovo Millennio

Guerra, Resistenza e Liberazione. Lo sguardo delle donne dal dopoguerra al nuovo Millennio

Volume collettaneo (Loffredo, 2025)

 

Call for papers

 

Nel 2025 si celebra l’ottantesimo Anniversario della Liberazione dal nazifascismo e, grazie ad un’iniziativa sostenuta dall’editore Loffredo, si vuole cogliere l’occasione per realizzare un’antologia di saggi che riflettano sulla presenza delle donne e del loro contributo sui temi della guerra, della Resistenza e della Liberazione, sia come scrittrici che come personaggi letterari. L’idea che sostiene il progetto è quella di mostrare come, dal dopoguerra ad oggi, le scrittrici e/o i personaggi femminili abbiano individuato, rispetto a quelle vicende storiche, particolari temi e questioni e optato per precise scelte retorico narrative. Il lavoro di Elena Porciani, Le donne nella narrativa della Resistenza. Rappresentazioni del femminile e stereotipi di genere (2017), ha messo al centro una questione che merita di essere approfondita, aperto un percorso che andrebbe esteso includendo altri testi e autrici del secolo scorso e, alla luce della persistenza del tema resistenziale nel nuovo Millennio, la produzione contemporanea che in modi diversi propone una rivisitazione di quelle vicende.

Preso atto del riconoscimento, sul piano storiografico, del contributo delle donne alla lotta partigiana, la loro presenza nella letteratura andrebbe indagata sottolineandone anche altri aspetti.  Scrittrici e personaggi femminili, oggi come ieri, offrono uno sguardo sul mondo che impone una lettura che tenga conto anche di una prospettiva di genere. Un rinnovata sensibilità verso la specificità della loro esperienza, dei loro traumi, del loro orizzonte di valori e dei modi scelti per raccontarli, può senz’altro consentire una lettura diversa della Resistenza, della Liberazione e di ciò che ne è seguito. L’interesse che la letteratura ha continuato a mostrare, anche recentemente, verso il racconto di quell’esperienza storica sembra indicare quest’esigenza di rilettura e di condivisione memoriale su cui ci si propone di riflettere.

Invitiamo tutti/e a presentare una proposta, con un breve abstract e profilo bibliografico, entro il 31 gennaio. L’esito della selezione verrà comunicato dopo una settimana e i contributi (di massimo 40.000 caratteri) dovranno essere consegnati entro il 31 marzo 2025. Il volume sarà pubblicato a cura di Roberta Colombi e Daniela De Liso, direttrice della collana “Femminile plurale” per l’editore napoletano Paolo Loffredo.

Due presentazioni sono già programmate dalle curatrici del volume per il mese di maggio a Roma e a Napoli.

 

Questi gli indirizzi cui mandare le proposte:  

roberta.colombi@uniroma3.it

daniela.deliso@unina.it

 

Qui di seguito il suggerimento di alcuni titoli che, senza nominare i più noti classici della resistenza e limitandoci ad alcune recenti pubblicazioni, indicano già un ampio spettro di opzioni testuali a cui si può aggiungere anche quella della scrittura giornalistica, a volte praticata da alcune scrittrici.

memorie: Giovanna Zangrandi, I giorni veri. diario della Resistenza (1963); Miriam Mafai, Pane nero. Donne e vita quotidiana nella Seconda guerra mondiale,1987; Lidia Menapace, Io, partigiana. la mia Resistenza (2014); Carla Capponi, Con cuore di donna, 2000; Teresa Vergalli, Una vita partigiana (2023).

testi ibridi: Benedetta Tobagi, La resistenza delle donne (2022)Silvia Ballestra, La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, (2022), Chiara Alessi, Vorrei far vedere una strada che va all’infinitoLica Covo Steiner (2023);  Gad Lerner e Laura Gnocchi, Noi Partigiani. memoriale della resistenza italiana, 2020.

romanzi: Helena Janeczek, Le rondini di Montecassino (2010), Soriga, Dove finisce Roma, 2012; Giovanni De Luna, La resistenza perfetta, 2016, Paola Cereda, la figlia del ferro, 2022, Nicoletta Verna, I giorni di vetro, 2024; Silvia Cavalieri, L’argine delle erbarie (2024),