Altri mondi nella letteratura, nel teatro, nel cinema Call for…
Nuove forme dell’impegno nella letteratura del XXI secolo
Convegno internazionale
Université Savoie Mont Blanc – Chambéry, 13 e 14 marzo 2025
Call for Papers
Comitato scientifico: Silvia Contarini, Maria Pia De Paulis, Stefania Lucamante, Beatrice Manetti, Barbara Meazzi, Manuela Spinelli, Cristina Vignali
Keynote speakers: Emanuele Broccio, Raffaele Donnarumma, Dina Trapassi
Nel 2007, Antoine Compagnon si interrogava sul valore e lo scopo della letteratura. Nella sua ormai celebre lezione al Collège de France, il noto studioso esprimeva preoccupazione per lo spazio sempre più ristretto concesso alla letteratura nella società del XXI secolo e per la conseguente diminuzione della sua importanza. Tuttavia, parallelamente, proprio nel XXI secolo, la tendenza a ibridare le forme letterarie e l’inclinazione verso l’interdisciplinarità nell’ambito della ricerca sembrano consentire la costruzione di un nuovo paradigma del rapporto tra letteratura e società. Il cosiddetto “ritorno alla realtà” del romanzo contemporaneo riporta al centro della scena il ruolo di scrittori e scrittrici che fanno sentire la propria voce sull’attualità. Sono spesso essi stessi che, complice anche l’uso dei social network e il diverso tipo di visibilità che questi strumenti consentono, rivendicano «un ruolo di intellettuale engagé, spesso autoproclamandosi eredi di Pier Paolo Pasolini» (Lorenzi, Perrone, 2015, p. 7). In epoca postmoderna – ed ancora oggi – il dibattito sull’impegno emerge con forza. È quindi giusto ricominciare a parlare di impegno? Non proprio o non come prima, riflettono varie studiose e vari studiosi a partire da Jennifer Burns, secondo la quale anche la nozione di impegno subisce la frammentazione tipica dell’epoca postmoderna, con autori e autrici capaci di affrontare temi contemporanei con una nuova consapevolezza e responsabilità sociale (Burns, 2001). L’impegno, quindi, non è scomparso ma si è modificato, passando da un approccio collettivo e universalistico ad uno più individuale e frammentato. La visione etica della letteratura non scompare ma viene reinterpretata in un contesto pluralistico e relativistico (Antonello, Mussgnug, 2009), complice anche la critica e lo smantellamento alle quali sono state sottoposte le «strutture di integrazione sociale, politica e culturale che l’impegno prevede» (Donnarumma, 2014, p. 22). Ancora oggi il dibattito tra politica e letteratura sembra dunque continuare a ruotare attorno all’impegno e all’interpretazione critica, con posizioni che variano tra un
approccio frontale, didattico e uno obliquo, più sottile e formale, come sottolinea Sara Sermini nell’Introduzione al numero di “Narrativa” dedicato a questo tema. È un impegno multiforme che molto spesso coincide con i corpi degli autori e delle autrici. Ecco, quindi, che la visione personale, incarnata, diventa centrale e con essa le emozioni connesse. Di fronte ai casi di ingiustizia, corruzione e oppressione sociale, le arti possono essere portatrici di una “righteous anger”, come sottolinea Stefania Lucamante (Lucamante, 2020). La letteratura, ma anche il cinema, mettono a nudo le ingiustizie sociali, dando così voce a una rabbia che può essere letta come volontà di azione sul mondo. Possiamo dunque dire che le forme di partecipazione si sono ramificate ed allargate? In questo senso – ovvero in riferimento a una capillare forma di partecipazione del romanzo contemporaneo – si collocano le analisi sulla sua rinnovata capacità di “riparare il mondo” (Gefen, 2017). Le scritture dell’io, le autopatografie, le testimonianze e i rinnovati strumenti di analisi, come la medicina narrativa e le scienze cognitive, dimostrano come, dopo il «declino delle funzioni collettive della letteratura e la desacralizzazione contemporanea dello scrittore», la letteratura abbia iniziato a ricoprire «nuovi ruoli» attraverso l’emergere di una concezione «terapeutica della scrittura e della letteratura, quella di una letteratura che guarisce, che cura, che aiuta o, almeno, che ‘fa bene’» (Gefen, 2017, p. 9). Infine, non possiamo trascurare come l’emergere di nuove voci nel XXI secolo (letteratura femminista, queer, postcoloniale, della migrazione) abbia contribuito a modificare il rapporto tra letteratura e società, illuminando zone d’ombra e dando spazio a soggetti precedentemente trascurati e invisibilizzati.
Questo excursus dimostra quanto questa tematica possa essere densa e ricca di spunti anche contrastanti. Il dibattito che questi temi hanno aperto mostra anche quanto si sia modificato (o si stia modificando) il posto che la società attribuisce alla letteratura e agli scrittori e alle scrittrici. Il convegno Nuove forme dell’impegno nella letteratura del XXI secolo si propone di esplorare la situazione nuova e liminare che sembra caratterizzare la letteratura oggi, con un’attenzione particolare al romanzo italiano contemporaneo e all’evoluzione delle forme di partecipazione civile e sociale della letteratura.
Alcune, non esaustive, piste di ricerca:
– Evoluzione dell’idea di impegno in letteratura e di partecipazione civile nel XXI secolo
– Ruolo dei social network nella nuova presenza e visibilità degli scrittori e delle scrittrici
– Scritture riparatrici e/o di testimonianza
– Scritture dei margini
– Studi di caso e analisi comparative
– Approcci interdisciplinari. Quanto e in che modo le nuove discipline o l’ibridazione tra campi disciplinari diversi (es: la medicina narrativa) contribuisce a modificare il rapporto tra letteratura e società?
Chi fosse interessato a partecipare è invitato a trasmettere un breve abstract – fino a un massimo di 1000 caratteri e un breve profilo biobibliografico ai seguenti indirizzi entro il 10 novembre 2024:
cristina.vignali@univ-smb.fr
manuela.spinelli@univ-rennes2.fr
Bibliografia di partenza
Antonello Pierpaolo, Mussgnug Florian, Postmodern Impegno – Impegno postmoderno. Ethics and Commitment in Contemporary Italian Culture – Etica e engagement nella cultura italiana contemporanea, Peter Lang, 2009.
Burns Jennifer, Fragments of impegno. Interpretations of Commitment in Contemporary Italian narrative, Leeds, Northern Universities Press, 2001
Compagnon Antoine, La littérature, pour quoi faire ? : Leçon inaugurale prononcée le jeudi 30 novembre 2006, disponibile online.
Contarini Silvia, Sermini Sara, Impegno, politica, ideologia nella letteratura italiana degli anni Duemila, « Narrativa » n° 45, 2023.
Donnarumma Raffaele, Ipermodernità:ipotesi per un congedo dal postmoderno, in «Allegoria», 64, luglio-dicembre 2011.
Gefen Alexandre, Réparer le monde, Paris, Les Éditions Corti, 2017.
Lorenzi Federica, Perrone Lia (a cura di), Le nuove forme dell’impegno letterario in Italia, Ravenna, Giorgio Pozzi, 2015.
Lucamante Stefania, Righteous Anger: in Contemporary Italian Literary and Cinematic Narratives, Toronto; Buffalo ; London : University of Toronto Press, 2020.
Nardi Florinda (a cura di), Letteratura, libertà e impegno civile, Roma, Armando, 2023.
Rancière Jacques, La parole muette : essai sur les contradictions de la littérature, Paris, Pluriel, 2011
Siti Walter, Contro l’impegno: riflessioni sul bene in letteratura, Milano, Rizzoli, 2021.
Siti Walter, L’età del ferro / L’epoca dello spezzatino, « DoppioZero », 4 aprile 2019.