«Secolo che ci squarti… secolo che ci incanti»

«Secolo che ci squarti… secolo che ci incanti»

Studi sulla tradizione del moderno
di Antonio Saccone

Editore: Salerno
Collana: Studi e saggi
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 28 marzo 2019
Pagine: 294 p., Brossura
EAN: 9788869733703

«La tradizione del moderno» è esperienza contraddittoria (almeno in apparenza), esprimendo al contempo una tradizione che si autorinnega ed una modernità che si modella come tradizione. Il libro esamina episodi cruciali del variegato scenario offerto dalla modernità novecentesca e dal suo configurarsi come tradizione. Al centro dell’indagine sono richiamati la Grande Guerra, l’incrocio tra letteratura e scienza, la fusione tra le arti, i modi in cui importanti autori del “secolo breve”, commentando classici del passato remoto, prossimo e coevo, interrogano se stessi. In posizione inaugurale sfilano il progetto “I miei antenati”, a cui il primo Ungaretti affida la sua ricerca di maiores, e il racconto dell’avventura fiumana di Giovanni Comisso. L’antibellicismo di Palazzeschi si intreccia con la sconfessione dell’avanguardia futurista. Il polittico dedicato a Marinetti e ai suoi sodali porta in primo piano il rispecchiamento di apocalisse e rigenerazione, la celebrazione del cinema e di una scienza che amplifichi l’ignoto, la creatività dell’arte intensificata dalle nuove percezioni dello spazio e del tempo. Seguono, poi, Quasimodo che discute il dualismo tra politica e poesia, Domenico Rea e La Capria, interpreti di Eduardo, il Dante letto da Montale, il racconto-saggio di Sciascia sulla scomparsa del fisico Majorana, Calvino che analizza i poeti “scienziati” della letteratura latina. Completano il mosaico Primo Levi narratore della chimica e Luzi che rideclina una prospettiva della modernità sulle trasformazioni tragiche ed esaltanti sollecitate dal tempo della velocità. Dalla ricca trama di oggetti presi in esame emerge l’allestimento di una novità continuamente rinnovata e insieme memore, volta a riconvertire reciprocamente eterno ed effimero.

Antonio Saccone è professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea nell’Università di Napoli «Federico II». Ha al suo attivo, oltre a numerosi studi in rivista, alcuni dei quali tradotti in lingua inglese e francese, volumi su Bontempelli, Palazzeschi, Dossi, Marinetti, Ungaretti e altri fondamentali autori e questioni della modernità ottonovecentesca. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e nordamericane. Collabora alla pagina culturale del «Mattino» di Napoli.