Calvino e la politica dopo il 1957

Giornata di studi

7 novembre 2023 – Université de Lille

 

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, proponiamo di tornare a riflettere sul rapporto tra scrittura e impegno politico nella sua opera. Se l’esperienza resistenziale e l’adesione al PCI furono due momenti essenziali della sua formazione e della sua attività politica, che si riflettono e sono tematizzati nelle opere, negli articoli e nei saggi del dopoguerra e degli anni Cinquanta, le dimissioni dal PCI, conseguenti agli avvenimenti del 1956, costituiscono l’inizio di una svolta che porterà negli anni Sessanta a un’evoluzione dell’opera calviniana che sembra coincidere con l’allontanamento da una certa forma di militanza e tensione politica, talvolta censurato come un vero e proprio disimpegno.

In questa giornata di studi vorremmo concentrarci, invece, sulle diverse forme di persistenza, poetica, letteraria e civile, dell’engagement nell’opera di Calvino dopo il 1957, nella misura in cui egli stesso scrive, appunto nella lettera di dimissioni dal PCI, che «il suo dissenso col Partito era divenuto un ostacolo ad ogni sua partecipazione politica». Quali espressioni assume in seguito questa partecipazione politica? Nella Giornata d’uno scrutatore (1963) si può riconoscere la conclusione di un ciclo e al contempo l’indicazione di una nuova direzione, animata dallo stoicismo della Sfida al labirinto (1962) che porterà agli esiti variegati delle Città invisibili (1972) o della Poubelle agréée (1977), passando attraverso un tentativo come quello dell’Antitesi operaia (1964) o l’allestimento dell’antologia di scritti di Fourier (1971). E, però, dalla trilogia degli Antenati (ripubblicati insieme nel 1960), seguita da Marcovaldo (1963), si giunge ai racconti delle Cosmicomiche, che riedite nel 1968 parrebbero esprimere un distacco dall’esperienza storica, approfondito e perseguito dal Castello dei destini incrociati (1973) e da Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979), e nuovamente sancito da Palomar (1983).

Ci chiediamo dunque: attraverso quali indizi e quali tracce può essere ricostruita la persistenza di una tale tensione ideale? E quali contraddizioni? A queste interrogazioni vorremmo sottoporre i vari ambiti dell’attività letteraria, giornalistica e editoriale di Calvino, percorrendo oltre ai romanzi e ai racconti, anche i saggi, le interviste, la scrittura autobiografica, e tornando anche a sollecitare il rapporto di Calvino con gli autori e intellettuali del suo tempo, e con alcuni fenomeni letterari.

 

La giornata di studio si svolgerà, in presenza, il 7 novembre 2023 all’Università di Lille SHS, nel quadro delle attività di ricerca del laboratorio CECILLE. Aprirà i lavori il Professor Pierpaolo Antonello dell’Università di Cambridge.

Le ricercatrici e i ricercatori interessati a presentare una comunicazione dovranno inviare una proposta (300 parole), accompagnata da un titolo e da un breve profilo bio-bibliografico ai seguenti indirizzi: jean-philippe.bareil@univ-lille.fr - michele.carini@univ-lille.fr - melinda.palombi@univ-lille.fr - luca.salza@univ-lille.fr.

 

La data di scadenza per l'invio delle proposte è il 1° giugno 2023.

L’esito sarà comunicato entro il 30 giugno 2023.

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