Call for Paper per Convegno dottorale
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Se dal secondo dopoguerra la società occidentale ha sviluppato una vera e propria «obsession» per il corpo, le correnti di pensiero degli ultimi cinquant’anni ne hanno ridefinito la percezione ontologica ed epistemologica. Lo scetticismo decostruzionista postmoderno, rifiutando per natura qualsiasi rigida categorizzazione, ha messo in discussione la dualità mente/corpo, mentre le nuove concezioni di un’identità di genere «performativa» contestano il binarismo maschio/femmina. L’epoca definita del postumano (o transumano), in cui la fisicità non è più lo spazio primario dell’interazione, interroga ulteriormente il corpo come luogo biologico d’incarnazione dell’umano. Il corpo diventa così un’entità malleabile, che si rimodella e ridefinisce di continuo e che può essere facilmente modificata: la scienza permette ormai di intervenire sulle malattie, sulle gravidanze, sulle mestruazioni, sul genere biologico.
Le foucaultiane forme di «techniques de soi» si moltiplicano nell’ossessione per la chirurgia estetica, la lotta all’invecchiamento, le diete (o gli interventi chirurgici) dimagranti, la moda di piercing e tatuaggi e il mito del benessere psicofisico. In particolare, le opere letterarie trattano sempre più spesso dei disturbi alimentari, che modificando il corpo lo rendono veicolo di istanze segrete dei personaggi, permettendo allo stesso tempo di ibridare racconto autobiografico e racconto finzionale.
Non stupisce che un aspetto così importante della società contemporanea permei gli studi culturali e letterari degli ultimi anni. In quella che è stata definita Somatic Turn o Body Turn, anche la letteratura, insieme al cinema e alle arti visive, ha iniziato a porre maggiore attenzione al corpo, nella sua materialità e carnalità, attivandolo sia come simbolo e strumento di comunicazione sia come pista ermeneutica – soprattutto nell’ambito della critica letteraria – per indagare aspetti particolari di un’opera e di un personaggio.
A partire da questa prospettiva metodologica, la giornata di studi, aperta ai dottorandi e ai giovani ricercatori, propone una riflessione che coinvolge le letterature italiana, ispanofona e lusofona, dalla rivoluzione culturale del Sessantotto fino all’estrema contemporaneità, focalizzandosi sulle narrazioni che mettono in scena il corpo come entità modificabile.
Tra le possibili linee di ricerca segnaliamo:
Il Convegno dottorale fa parte delle attività dell’École Doctorale 122 (Europe Latine - Amérique Latine) dell’Université Sorbonne Nouvelle.
Le proposte, scritte in francese o in inglese (il limite è fissato a 400 parole), devono essere presentate entro il 30 giugno 2025. Dovranno essere accompagnate da una breve nota bio-bibliografica e inviate in copia ai tre indirizzi mail:
giulia.mascia@sorbonne-nouvelle.fr
nunzio.bellassai@uniroma1.it
mariangela.rosato@sorbonne-nouvelle.fr
Gli interventi dureranno venti minuti e potranno essere presentati in francese o in inglese.
Comitato organizzativo:
Nunzio Bellassai (Università Sapienza di Roma; LECEMO, Sorbonne Nouvelle)
Giulia Mascia (LECEMO, Sorbonne Nouvelle; Università degli Studi di Siena)
Mariangela Rosato (LECEMO, Sorbonne Nouvelle)
Comitato scientifico:
Giulia Muraglia (Università Sapienza di Roma)
Giuseppe Marrone (Università Sapienza di Roma)
Daniel Raffini (Università Sapienza di Roma)
Sara Gambella (Universidad de Granada)
Andreia Oliveira (Universidade De Coimbra)
Maria Araujo da Silva (Sorbonne Université)
Matteo Pupillo (Université Sorbonne Paris IV)
Calendario:
Le proposte selezionate saranno annunciate entro il 15 settembre 2025.
La giornata di studio si svolgerà nel febbraio 2026 presso la Maison de la Recherche dell’Université