Ecce Video

Ecce Video

Tv e letteratura dagli anni Ottanta a oggi

di Monica Venturini e Costanza Melani

Cesati Editori, Firenze, 2018

 

Ecce Video si occupa di un settore ancora oggi poco frequentato: la presenza del medium televisivo all’interno della pagina letteraria. Com’è stata raccontata la televisione dalla nostra letteratura? E come ha cambiato, se lo ha cambiato, il nostro universo romanzesco? La televisione narrata dagli scrittori degli anni del boom è stata in genere vista come uno strumento distonico e antinaturale, medium invadente e omnipervasivo. In seguito, le cose non cambiano molto, anzi, se possibile, peggiorano, perché la televisione perde, agli occhi di una nuova smaliziata generazione, il fascino acerbo e ingenuo dei primi tempi. E anche dopo gli anni Ottanta, gli anni del grande consumismo commerciale e artistico postmoderno da cui qui si avvia l’analisi, la tv è vista come il male, portatrice di alienazione. Questo libro non solo dunque si propone di rileggere il pensiero di McLuhan o di altri studiosi del linguaggio e del medium televisivo, per comprendere il dibattito degli intellettuali italiani sulla televisione, ma chiama inoltre in causa la letteratura americana di Wallace, De Lillo e Pynchon, ineliminabile chiave di lettura di molti dei nostri romanzi degli anni Novanta e Duemila, che riprendono, citano, riusano costantemente le immagini e le idee del miglior postmodernismo americano. Da Andrea De Carlo attraverso la “gioventù cannibale”, Silvia Ballestra, Nicola Lagioia, Walter Siti, Antonio Scurati, Mauro Covacich e altri, si racconta allora in queste pagine anche la storia delle rivoluzionarie trasformazioni avvenute e ancora in atto nell’odierna e problematica realtà sociale cui, consapevoli o no, ci affacciamo tutti con sguardo inedito.